Nel mese di giugno 2017 è stata riaperta la funicolare di Verona, che sorge nel quartiere Veronetta, molto vicino al Teatro Romano. E’ stata concepita negli anni precedenti alla prima guerra mondiale, con l’obiettivo di valorizzare turisticamente la zona di Castel San Pietro, ma è stata poi realizzata solo nel secondo periodo bellico. Nel frattempo, però, il contesto socio economico era cambiato e la funicolare è stata perciò chiusa nel 1944.
In particolare il consiglio comunale deliberò a favore della costruzione il primo luglio del 1939 e i lavori cominciarono nel 1941. La funicolare prevedeva 11 corse giornaliere tra le 8.30 e le 18.30 e la cosa curiosa era che i prezzi dei biglietti erano diversi a seconda del senso di marcia. Pare che da subito non ci fosse la richiesta che ci si aspettava, come testimonia anche il fatto che gli abbonaenti per gli studenti non ebbero grande successo. Con l’avvento della seconda guerra mondiale e le condizioni economiche sempre più precarie, la funicolare fu chiusa nel 1944. Quando il conflitto terminò, Castel San Pietro aveva una diversa destinazione d’uso, non più turistica e quindi si pensò, visto anche lo scarso successo iniziale, di non riaprire l’impianto.
Dal punto di vista turistico la zona della città può essere visitata prendendo alloggio presso un hotel a verona centro. Dal centro si possono visitare a piedi tutte le attrazioni,tra cui la funicolare.
Negli anni 80 e 90 si è parlato molte volte di riaprire la funicolare, ma senza che si andasse mai oltre i progetti e le proposte. Solo nel 2000 il Comune Veneto ha deciso per la riapertura, sotto forma di ascensore inclinato. Grazie alla Fondazione Cariverona, nuova proprietaria della funicolare, l’azienda Leitner ha portato avanti i lavori fino a giungere all’inaugurazione nel mese di giugno del 2017.
Quando fu realizzata la funicolare non richiese particolari lavori che andassero a modificare la struttura architettonica della zona, se non la realizzazione di due fabbricati di arrivo e di partenza e di due punti in muratura e pietra. Il dislivello era di 55 metri e veniva coperto con 180 metri di estesa, che aveva una pendenza costante del circa il 36%. L’impianto era dotato di due vetture, per permettere il “vai e vieni”, ciascuna con una capienza di massimo 10 persone.
Il nuovo impianto prevede una fermata intermedia del Museo archeologico al Teatro Romano. E’ presente una sola cabina per senso di marcia da 25 passeggeri.
La riapertura della funicolare è un evento importante per la città, che ha deciso di investire su questa attrazione, per recuperarne il funzionamento e per non lasciar decadere una infrastruttura che ha un carattere sia turistico sia storico importante.